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POLITICA E PREVISIONE TECNOLOGICA: UN CODICILLO A DANIEL BELL

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

Introduzione

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Senza un criterio di decifrazione, senza una chiave esplicativa, tanto il passato come il futuro sono soltanto zone di buio. La ricerca di questo «decifratore» appartiene, tradizionalmente, a quel capitolo della Iilosofia che viene detto «filosofla della storia ». Ma per quanto si dica cosí, è chiaro che una volta fatta la scelta del criterio esplicativo questo criterio deve valere indiflerentemente tanto per il passato come per il futuro, tanto per la retrospezione come per la previsione, tanto all'indietro come in avanti. In pratica, tuttavia, chi cerca di decifrare il futuro si trova meglio con talune chiavi esplicative che non con altre. Non è affatto una coincidenza che il futurologo opti, il più delle volte, per un tipo di spiegazione tecnologica e tecnostrutturale.

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References

1 Vedili nei segg. voll. coll.: Ginzberg, Eli, (ed.), Technology and Social Change, New York, Columbia University Press, 1965; Hutchings, E. & Hutchings, E. (ed.), Scientific Progress and Human Values, New York, American Elsevier, 1966; Gross, Bertram M. (ed.), A Great Society?, New York, Basic Books, 1968; Bell, Daniel (ed.), Toward the Year 2000, Boston, Houghton Mifflin, American Academy of Arts and Sciences, 1968. Vedi inoltre Bell, Daniel, Notes on the Post-Industrial Society, in « The Public Interest », n. 6 (Winter 1967) e n. 7 (Spring 1967); The Post-Industrial Society: Technocracy and Politics, in « Survey », n. 78 (è la relazione al Convegno di Zurigo alla quale si riferisce specificamente questa nota); The Post-Industrial Society: The Evolution of an Idea, in « Survey », n. 79, Spring 1971.Google Scholar

2 In « Survey », n. 78, cit. Google Scholar

3 Cfr. Brzezinski, Z., Between Two Ages: America's Role in the Technetronic Era, New York, Viking Press, 1970. L'a. dichiara di preferire « tecnotronica » a « post-industriale » in quanto la sua etichetta mette in evidenza « gli impulsi principali del cambiamento » (p. 9). A me piace soprattutto perché sottolinea le caratteristiche di altissima artificialité, precisione e fragilité della Citté fondata sulla tecnologia elettronica.Google Scholar

4 Piú esattamente la societé post-industriale di Bell è caratterizzata lungo cinque dimensioni dai seguenti attributi: 1) nel settore economico il passaggio dalla societé produttiva di beni alla societé dei servizi; 2) nel settore occupativo il prevalere di una classe professionale e tecnica; 3) in sede tecnologica l'affermarsi di una nuova tecnologia intellettuale; 4) nella dimensione del cambiamento una crescita tecnica che si autoalimenta; 5) nell'insieme, la centralité del sapere teoretico. Come si vede, ben tre dimensioni su cinque (la 2a, 3a, e 5a) concorrono a configurare l'idea di « classe teoretica ».Google Scholar