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AZIONE E DECISIONE POLITICA. NELL'APPROCCIO DECISIONALE PROSPETTIVE CONCORRENTI

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

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Introduzione

Durante gli ultimi decenni, nelle scienze sociali americane si è assistito ad una fioritura di studi dedicati al problema decisionale. Sostanzialmente molti autori sembrano voler fare di quello decisionale il paradigma principe su cui fondare lo studio del comportamento umano, nelle sue piú varie manifestazioni, da quelle che hanno luogo nella sfera economica a quelle che si hanno nelle sfera psicologica, sociale, o politica. Va subito detto che, di solito, si presta piú attenzione all'aspetto quantitativo che a quello qualitativo della decisione, generalmente tralasciando di investigare la natura del fenomeno decisionale. Questo non significa che gli autori americani che si rifanno all'approccio decisionale non abbiano una loro concezione della «decisione», quanto che questa concezione non viene esplicitata. Questa mancanza di chiarezza finisce, ad ogni buon conto, per esercitare le sue influenze negative piuttosto sulle scienze sociali italiane — che del bagaglio concettuale della teoria decisionale americana fanno notevole uso — che su quelle americane.

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References

1 Per una esposizione esauriente dello sviluppo storico degli studi decisionali, cfr. Kirsch, W., EntScheidungsprozesse, Wiesbaden, Gabler, 1971, vol. 1; e Alexis, M., Wilson, C.Z., Organizational Decision Making, Englewood Cliffs, Prentice Hall, 1962.Google Scholar

2 In effetti, la teoria dei giochi ha sia una componente prescrittiva che una componente descrittiva. La componente descrittiva è data dalla classificazione dei conflitti che propone (a somma nulla, a somma positiva, a somma negativa). La componente prescrittiva è data dalle norme di comportamento che la matematica dei giochi offre per condurre il conflitto nei confronti dell'avversario per poter ottenere il miglior risultato possibile. Opere caratteristiche della teoria dei giuochi sono: Luce, D., Individual Choice Behavior, New York, Wiley, 1959; Luce, D. e Raiffa, , Games and Decisions, New York, Wiley, 1957; Morgenstern, O. e von Neumeann, , Theory of Games and Collective Behavior, New York, Wiley, 1967; Rapaport, A., Two Person Game Theory, Ann Arbor, Univ. of Michigan Press, 1970.Google Scholar

3 Cfr. Davis, J.M., The Transitivity of Preferences , in «Behavioral Science», 1958, pp. 26 e ss.; Fishbaum, P., Decision and Value Theory, New York, Wiley, 1964.Google Scholar

4 Cfr. Simon, H.A., The Administrative Behavior, New York, Mac Milian 1957, trad. it. Il comportamento amministrativo, Bologna, Il Mulino, 1958.Google Scholar

5 Cfr. Leoni, B., Natura e significato delle decisioni politiche , in «Il Politico», XII (1957), n. 1, pp. 326 Kirsch, W., Entscheidungsprozesse, 3 voll., Wiesbaden, Gabler, 1971.Google Scholar

6 Einen Entschluss schliessen significa letteralmente «chiudere una risoluzione». Eine Entscheidung treffen significa «centrare una separazione». Quasi a voler mettere in evidenza che la decisione implica il separarsi da una serie di alternative e chiudere definitivamente nei loro confronti.Google Scholar

7 Per i costi decisionali, cfr. Albach, H., Wirtschaftlicheitsrechnung, bei unsicheren Erwartungen, Koeln u. Opladen, 1949; Arrow, K.Y., Alternative Approaches to the Theory of Choice in Risk-Taking Situations, in «Econometrica», 1951, pp. 404411; Gaefgen, G., Theorie u. wirtschaftliche Entscheidungen, Tübingen, Mohr 19682 .Google Scholar

8 Cfr. Kirsch, W., op. cit. , vol. II.Google Scholar

9 Cfr.: Bendixen, P., Die Komplexitaet von Entscheidungssituationen , in «Kommunikation», 1967, III, pp. 103–116; Ciaessens, D., Rationalitaet, revie-diert, in «Koelner Zeitschrift fuer Soziologie u. Sozialpsychologie», 1965, pp. 465 e ss.; Luhmann, N., Lob der Routine, in «Verwaltungs-archiv», III, pp. 106–18; Luhmann, N., Reflexive Mechanismen, in «Soziale Welt», 1966, 17, pp. 1–23; Simon, H.A., Rational Choice and the Structure of the Environment. in «Psychological Review», 1956, pp. 129–38.Google Scholar

10 Cfr. Brass, Y., Design for Decision, New York, Wiley, 1943; Coomby, C.H., Davis, R.L., (eds.), Decision Processes, New York, Wiley, 1954; HAX, H., Die Koordination von Entscheidungen, Koeln-Berlin, Grote, 1969; Reitmann, W., Heuristic Decision Procedures , in Shelley, et al., Human Judgments and Optimality, New York, Wiley, 1964,; Simon, H.A., The Logic of Rational Decision, in «British Journal of the Philosophy of Science», 16, (1965), pp. 169–86.Google Scholar

11 Per una classificazione simile, cfr. Kirsch, , op. cit. , vol. 2, pp. 141 e ss.Google Scholar

12 Si veda in tal senso anche l'opera di Lindblom richiamata ampiamente piú avanti nell'ambito della trattazione dedicata alla collective choice .Google Scholar

13 Cfr. Luhmann, N., Zweckbegriff u. Systemrationalität, Tübingen, Mohr, 1968; Kirsch, W., op. cit., passim ; Simon, H.A., The Administrative…, cit., spec. l'introduzione alla seconda edizione americana.Google Scholar

14 Cfr. Alexis, e Wilson, , Organizational…, cit.Google Scholar

15 Sul rapporto definizione della situazione/decisione, cfr. Luhmann, , Zwerbegriff…, cit.; Kirsch, W., op. cit., spec. vol. 2, pp. 141 ss.Google Scholar

16 Cfr. Luhmann, N., Organisation u. Entscheidungen, Koeln u. Opladen, Westdeutescher Verlag, 1978.CrossRefGoogle Scholar

17 Cfr. per una piú ampia discussione di questo punto Balducci, M., Introduzione alla analisi delle organizzazioni, Milano, Angeli, 1979, spec. L'appendice.Google Scholar

18 Per la stesura di questo paragrafo mi sono rifatto in gran parte a Kirsch, , op. cit., spec. vol. 2.Google Scholar

19 In questo periodo, tra l'altro, si opera la distinzione tra approccio nomotetico ed approccio idiografico.Google Scholar

20 Cfr. Luhmann, N., Theorie der Verwaltungswissenschaft, Koeln, Berlin Grote, 1966, p. 49.Google Scholar

21 Cfr., in maniera particolare, l'introduzione alla seconda edizione americana dell'Administrative Behavior di Simon.Google Scholar

22 Cfr., tra l'altro, Luhmann, N., Funtionen u. Folgen Formaler Organisationen, Berlin, Duncer u. Humbleot, 1970.Google Scholar

23 Cfr. Simon, H.A., Administrative…, cit.; Simon, H.A., March, G., Organisations, New York, Wiley, 1958, trad. it., Teoria dell'Organizzazione, Milano, Comunità, 1966; Cyert, R.M., March, Y.G., A Behavioral Theory of the Firm, Englewood Cliffs, Prentice Hall, 1963.Google Scholar

24 Si tenga in considerazione Topera, ad esempio, di von Bertanlaffy.Google Scholar

25 Il rappresentante piú significativo di questo indirizzo è Luhmann, N., al cui Zweckbegriff…, cit., rimandiamo.Google Scholar

26 Cfr. Heath, H., Rational Choice and Social Exchange, London, Routledge and Kegan Paul, 1974.Google Scholar

27 In effetti la etichetta collective choice indica tre cose: 1. l'utilizzazione del principio della massimizzazione del profitto nello studio dei processi politici; 2. l'utilizzazione di concetti sociologici, antropologici e psicologici per la spiegazione del comportamento degli attori economici; 3. il rapporto che esiste tra strutture economiche e politiche. In questa sede la collective choice ci interessa nella sua accezione n. 1.Google Scholar

28 I maggiori rappresentanti di questo indirizzo sono: Blau, P.M., op. cit. ; Homans, G.C., Sentiments and Activities: Essay in Social Science, London, Routledge and Kegan Paul, 1962; Thibaut, Y.W., Kelley, H.H., The Social Psychology of Groups, New York, Wiley, 1959. Cfr. pure le interessanti opere a carattere antropologico di Malinowski e Mauss: Malinowski, B., Kula, The Circulating Exchange of Valuable in the Arcipelago of Eastern Guinea, in «Man», 1951, 1920, pp. 97–105 e dello stesso autore, Argonauts of the Western Pacific, London, Routledge and Kegan Paul, 1922; Mauss, , Essai sur le don: forme et raison de l'échange dans les societés archaiques, in «Années sociologiques», 1925, 1, pp. 30186.Google Scholar

29 Cfr. Blau, P.M., Exchange and Power in social Life, New York, Wiley, 1964.Google Scholar

30 Olson, M., The Logic of Collective Action: Public Goods and The Theory of Groups, Cambridge (Mass.), Harvard Univ. Press, 1965.Google Scholar

31 Downs, A., Economic Theory of Democracy, New York, Harper, 1955.Google Scholar

32 Riker, H., The Theory of Political Coalitions, New Haven, Yale Univ. Press, 1962.Google Scholar

33 Cfr. Buchanan, Y.G., Tullok, G., The Calculus of Consent, Ann Arbor, Univ. of Michigan Press, 1962; Sartori, G., Tecniche decisionali e sistema dei comitati, in «Rivista italiana di scienza politica», IV (1974).Google Scholar

34 Lindblom, C.E., The Intelligence of Democracy: Decision Making through mutual adjustment, Glencoe, The Free Press, 1965.Google Scholar

35 In tal senso cfr. Luhmann, N., Organisation und Entscheidungen, cit.Google Scholar