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STARE AL GOVERNO: VANTAGGIO O SVANTAGGIO?

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

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Introduzione

I perdenti di oggi potranno diventare vincitori di domani? Oppure i vincitori si rafforzeranno sempre più? A livello elettorale, tali interrogativi mirano a stabilire se il partito in carica può servirsi dei suoi poteri per assicurarsi una più lunga permanenza al governo. Ovvero, se guidare un paese sta diventando oggi sempre più difficile a causa dei sovraccarichi imposti al governo, allora un partito che vince le elezioni, probabilmente, sarà sconfitto successivamente, quando cercherà la rielezione.

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Ricerche
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References

1 Nel testo, l'espressione partito governativo sarà adoperata solitamente come abbreviazione per la frase «partito o partiti di governo». Come evidenziano i successivi paragrafi, vi sono notevoli differenze nel giudizio elettorale dei governi di coalizione a paragone dei governi monopartitici.Google Scholar

2 Cfr. Rose, R., Urwin, D.W., Persistence and Change in Western Party Systems since 1945 , in «Political Studies», XVIII, (1970), pp. 287319.CrossRefGoogle Scholar

3 Si veda il modello 3 più avanti.Google Scholar

4 Sul punto si veda, per esempio, Tufte, E., Political Control of the Economy, Princeton, Princeton University Press, 1978.CrossRefGoogle Scholar

5 Cfr. Miller, W.L. e Mackie, M., The Electoral Cycle and the Asymmetry of Government and Opposition Popularity: An Alternative Model of the Relationship between Economic Condition and Political Popularity , in «Political Studies», XXI (1973), pp. 263279.CrossRefGoogle Scholar

6 Si vedano Fiorina, M.P., Congress: Keystone of the Washington Establishment, New Haven and London, Yale University Press, 1977; e Cover, A.D. e Mayhew, D.R., Congressional Dynamics and the Decline of Competitive Congressional Elections , in Dodd, L.C. e Oppenheimer, B.I., (eds.), Congress Reconsidered, New York, Praeger, 1973.Google Scholar

7 Si veda, per esempio, Parkin, F., Working Class Conservatives: a Theory of Political Deviance , in «British Journal of Sociology», XVIII (1967), pp. 278–90.Google Scholar

8 Si veda Rose, R., Ungovernability: Is there Fire behind the Smoke? , in «Political Studies», XXVII (1979), pp. 351370.CrossRefGoogle Scholar

9 Si veda Kavanagh, D., Political Leadership: the Labours of Sisyphus , in Rose, R., (ed.) Challenge to Governance, London e Beverly Hills, Sage Publications, 1980.Google Scholar

10 Cfr. Mackie, T.T. e Rose, R., General Elections in Western Nations during 1973 , in «European Journal of Political Research», II (1974), pp. 293298; Idem, General Elections in Western Nations during 1974, ibidem, III (1975), pp. 319–328; Idem, General Elections in Western Nations during 1975, ibidem, IV (1976), pp. 329–332; Idem, General Elections in Western Nations during 1976, ibidem, V (1977), pp. 321–325; Idem, General Elections in Western Nations during 1977, ibidem, VI (1978), pp. 219–226; Idem, General Elections in Western Nations during 1978, ibidem, VII (1979), pp. 305–309.Google Scholar

11 Cfr. tabb. 2 e 8.Google Scholar

12 Cfr. tab. 3.Google Scholar

13 In un significativo numero di casi, un partito al governo ha bisogno di acquistare voti per essere sicuro di conservare il potere, sia che governi con una minoranza di seggi nell'assemblea nazionale, sia che abbia meno della metà di voti. (Un quinto dei governi inclusi in questo studio erano governi minoritari). Per una discussione sui governi minoritari in Europa Occidentale dopo il 1945 si veda Herman, V. e Pope, J., Minority Governments in Western Democracies , in «British Journal of Political Science», III (1973), pp. 191212. 14 Cfr. tab. 2.Google Scholar

15 Si veda Pedersen, M., The Dynamics of European Party Systems: Changing Patterns of Electoral Volatility , in «European Journal of Political Research», VII (1979), pp. 126.Google Scholar

16 Cfr. Rose, e Urwin, , Persistence and Change in Western Party Systems since 1945, cit. Google Scholar

17 Si veda tab. 7.Google Scholar

18 Paradossalmente, l'incapacità di molte teorie formali sulle coalizioni nel prevedere il comportamento dei partiti, mette ulteriormente in evidenza il ruolo autonomo dei leaders del partito nel formare il governo. Per degli esempi di prove empiriche di tali teorie rinvio a Browne, E.C., Coalition Theories: a Logical and Empirical Critique , «Sage Professional Papers in Comparative Politics», IV, N. 01–043, Beverly Hills, Sage Publications, 1973; e a Taylor, M. e Laver, M., Government Coalitions in Western Europe, in «European Journal of Political Research», I (1973), pp. 205248.Google Scholar