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Gli amministratori locali di Forza Italia

Published online by Cambridge University Press:  17 July 2018

Introduzione

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A pochi mesi dal primo congresso nazionale di Forza Italia riteniamo utile esporre, sia pure in forma sintetica, i risultati di una ricerca empirica sugli eletti di questo partito nei consigli comunali, provinciali e regionali. La decisione di focalizzare l'analisi sui rappresentanti di Forza Italia nelle amministrazioni locali è suggerita da una serie di fattori, alcuni di rilievo sistemico e altri di portata più circoscritta. I primi inducono a collocare lo studio dei gruppi dirigenti locali di Forza Italia nel più ampio contesto della crisi e del cambiamento del sistema partitico italiano. A tale proposito, posto che fra gli indicatori più importanti di questo fenomeno troviamo il mutamento organiz-zativo ed il ricambio delle élites (Morlino 1996), uno studio del caso come quello condotto consente di misurare, con riferimento ad un importante attore politico, l'intensità e le modalità con le quali si sono manifestati questi processi. La scelta di Forza Italia è dovuta al fatto che, per la sua stessa apparizione, ha significativamente rappresentato la crisi del sistema partitico e quella più generale della democrazia italiana.

Summary

Summary

In this article the author discusses the results of a survey carried out on a sample of Forza Italia's (FI) members elected in the municipal, provincial and regional councils in the 1995 local elections. Two issues are investigated: the recruitment pattern of FI local élite and its offer of political representation. The article shows that the new center-right party does not maintain a tight rein on the candidate selection process, allowing alternative actors such as economic interest groups, local associations, friendship and other social networks to propose candidates. Another important, though not predominant, feature of FI recruitment pattern is the enrollment of politicians who had minor roles, without executive responsibilities, in the governing parties of the First Republic. FI seems to have combined these two different strategies in a «syncretic pattern». The final result is a local élite characterized by professional politicians but also a new significant role for candidates from the private sector, particularly small employers, craftsmen, shopkeepers and professionals. Regarding the second question – the type of representation offer – the three indicators adopted in the survey – the local administrators' affiliation with interest groups, their professional background, and their ranking of preferred social groups – show that FI has adopted a clear pro-business profile both at the national and local level.

Type
Ricerche
Copyright
Copyright © Societ Italiana di Scienza Politica 

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