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LA TRANSIZIONE ITALIANA: IL VOTO REGIONALE DEL 23 APRILE

Published online by Cambridge University Press:  17 July 2018

Introduzione

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Il nuovo sistema elettorale per l'elezione dei consiglieri delle quindici regioni a statuto ordinario rappresenta l'ultimo tassello del processo di riforma delle regole elettorali. Come i sistemi elettorali per le elezioni parlamentari, comunali e provinciali, è anche esso un sistema misto. Più precisamente è un sistema a turno unico con un doppio voto: uno per l'attribuzione dell'80% dei seggi con formula proporzionale in circoscrizioni coincidenti con il territorio delle province; l'altro per la assegnazione del restante 20%, con scrutinio maggioritario di lista, in una unica circoscrizione coincidente con il territorio della regione. Questa quota rappresenta il premio destinato alla lista regionale che ottenga il maggiore numero di voti. Come vedremo successivamente, il premio non sempre corrisponde al 20% dei seggi, ma è in realtà variabile. In ogni caso però – ed è questa la caratteristica più importante del nuovo sistema elettorale – esso è tale da garantire al partito o alla coalizione di partiti vincenti la maggioranza assoluta dei seggi in consiglio. Complessivamente, dunque, si tratta di un sistema di difficile classificazione: prevalentemente proporzionale quanto a rappresentatività delle forze politiche, tendenzialmente maggioritario quanto alla dinamica della competizione elettorale e all'impatto sulla formazione del governo regionale. Tutto sommato, la dizione «sistema proporzionale a premio di maggioranza variabile» mi sembra la più adatta a riassumerne le caratteristiche principali. In questa sezione le vedremo una per una cominciando dalla struttura della scheda elettorale.

Summary

Summary

The article is about the new electoral system for the regional elections and their outcome. The electoral system is a mix of PR and plurality: 80% of the seats are assigned by PR in multi-members provincial districts and the remaining 20% are allocated to the party or coalition of parties that wins the plurality of the votes at the regional level. The most important feature of the system is that a majority of the setas are guaranteed in any case to the party or coalition of parties that wins the plurality competition. This is done through the allocation of additional sets. The second part of the article deals with the outcome of the elections. The center-left coalition has won 9 out of 15 regional governments. From this point of view its performance has been considerably better than in the parliamentary elections of March 1994. Yet, this outcome is influenced by the low turn out and particularly by the extraordinary difference between the valid votes in the PR and plurality arena. Both factors have helped the center-left. The last topic discussed has to do with the structural weakness of the center-left coalition in the plurality context. Systematically, as it happened also in the parliamentary elections of 1994, this coalition gets fewer votes in the plurality competition than in the PR arena. This is explained by the existence of a «summability problem»: because of its size and the persistence of ideological voting the center-left is unable to keep together its different electoral components in plurality elections.

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Ricerche
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