Hostname: page-component-7bb8b95d7b-wpx69 Total loading time: 0 Render date: 2024-09-23T20:55:41.440Z Has data issue: false hasContentIssue false

Considerazioni sui processi di adattamento all'ambiente

Published online by Cambridge University Press:  01 August 2014

Elio Caranti*
Affiliation:
Comitato Italiano per lo Studio dei Problemi della Popolazione

Extract

Core share and HTML view are not available for this content. However, as you have access to this content, a full PDF is available via the ‘Save PDF’ action button.

1. Il problema dell'influenza che le condizioni ambientali esercitano sugli esseri viventi è sempre attuale — e non soltanto in biologia — come dimostra la continua apparizione di opere dedicate all'argomento.

In campo biologico tali studi si sono rivolti particolarmente al tema dell'adattamento funzionale, con risultati di innegabile portata. Non altrettanto soddisfacenti si possono ritenere quelli riguardanti l'adattamento strutturale, in quanto il moderno sviluppo della genetica aveva portato a considerare del tutto priva di fondamento la teoria lamarckiana dell'ereditarietà dei caratteri acquisiti, nonostante le evidenti difficoltà logiche incontrate nel giustificare — pur facendo appello al meccanismo mutazionistico — l'evoluzione della specie.

Un largo processo di revisione di tale atteggiamento sembra oggi in corso, da una parte perché più frequenti si sono fatti i richiami alle questioni di ordine generale e dal-l'altra per l'affiorare, attraverso la sperimentazione, di fatti nuovi i quali hanno indotto a giudicare i fenomeni ereditari molto più complessi di quanto non potevano apparire a prima vista.

Non sembra, quindi, fuor di luogo un rapido esame dei punti fondamentali del problema, alla luce di teorie antiche e recenti e dei più significativi risultati delle ricerche sperimentali postbelliche.

2. Un sistema isolato, se è teoricamente concepibile, non trova effettivo riscontro in natura. Ogni sistema reale appare, infatti, in relazione più o meno stretta con altri sistemi e la sua conservazione dipende, in ogni momento, dal mantenimento di una certa armonia con questi.

Type
Sectio Prima “De Populatione” exeunte Romae conventu qui dicitur “World Population Conference”
Copyright
Copyright © The International Society for Twin Studies 1954

References

1 Russell, E. S., The directiveness of organic activities. Trad, it.: Finalità nelle attività organiche. Firenze, 1950, p. 137 Google Scholar.

2 Needham, J., Ordine e vita. Torino, 1946, p. 19 Google Scholar.

3 Durken, B., Entwicklungsbiologie und Ganzheit. Trad. it.: Biologia dello sviluppo e olismo. Firenze, 1943, p. 222 Google Scholar.

4 B. Durken, op. cit., pp. 223-24.

5 Carrel, A, Man, the unknown. Trad, it.: L'uomo, questo sconosciuto. Milano, 1936, p. 237 Google Scholar.

6 Gini, C., Le relazioni dell'eugenica con le altre scienze biologiche e sociali. « Atti del Primo Congresso Italiano di Eugenetica Sociale » (Milano, 20-23 09 1924). Roma, 1927, pp. 1022 Google Scholar ed Eredità dei caratteri acquisiti o eredità della diatesi? «Genus» 3,1-2 (1938), pp. 165–68Google Scholar.

7 Gini, C., Mutazioni casuali o mutazioni adattative? «Genus», 4,3-4 (1940), pp. 8182 Google Scholar; vedi pure Teorie della popolazione. Roma, 1945, pp. 104106 Google Scholar.

8 Waddington, C. H., L'evoluzione dell'adattamento all'ambiente. «Endeavour», 12,47 (1953), pp. 134–39Google Scholar.

9 Demerec, M., Effetti genetici dei mutageni. Comunicazione presentata al « Congresso Internazionale di Genetica » tenuto a Bellagio nell'agosto 1953 Google Scholar.

10 Beale, Vedi G. H., L'eredità nel paramecio. «Endeavour», 13,49 (1954), pp. 3336 Google Scholar.

11 Vedi ad esempio Jucci, C., Eredità ed evoluzione. «Genus», 1,1-2 (1934), pp. 2227 Google Scholar.

12 Gini, C., Le relazioni dell'eugenica ecc., cit., pp. 1314 Google Scholar.